L’azalea non costituisce un genere a sé ma fa parte dei rhododendrom, che si suddividono in due gruppi: i rododendri, grandi arbusti sempre verdi, e le azalee, arbusti nani 40-90 cm di altezza; i fusti sono sottili, semilegnosi e densamente ramificati dando origine ad arbusti tondeggianti o allungati.
Presentano delle foglie ovali, di colore verde scuro, ruvide e cuoiose. In primavera producono dei fiori a trombetta riuniti in mazzetti all’apice dei rami dei colore rosato, rosso o bianco. Le varietà sempreverdi temono il freddo, si coltivano quindi come piante d’appartamento; la varietà a foglia caduca o semi sempreverdi si coltivano in giardino.
Le azalee hanno bisogno di terreno tendenzialmente acido, con un Ph ottimale che si aggira intorno al 5.5; un Ph troppo elevato inibisce l’assorbimento delle sostanze nutritive ed è causa più frequente della “clorosi”. Il terreno deve essere molto ricco di sostanze organiche, ben drenato e senza ristagni idrici. In terreno aperto non bisogna piantarle troppo in profondità.
TEMPERATURA: Nelle zone con clima mite si pongono in luogo soleggiato; nelle zone con estati calde si consiglia di posizionarle in un luogo semi ombreggiato . Le varietà da giardino non temono il freddo , anche in caso di temperatura troppo rigide.
MANTENIMENTO: Nel periodo che va da marzo ad ottobre annaffiare con regolarità evitando d’inzuppare il terreno; nei mesi invernali annaffiare solo in caso di prolungati periodi di siccità. Le sempreverdi devono essere annaffiate per tutto l’arco dell’anno. La concimazione è molto importante: dopo l’avvenuto attecchimento della pianta si dovrà concimare spesso con prodotti specifici per le piante acidofile. Sono soggette alla clorosi, che porta l’ingiallimento delle foglie; si consiglia di concimarle ed annaffiarle spesso e di utilizzare dei prodotti adatti al tipo di pianta.